venerdì 4 maggio 2012

Sterminio di uomini a Monaco di Baviera

Ahi ahi ahi! E qui la grande Germania mi perde di punti. Un'amica mi manda questa foto da Monaco di Baviera (ADORO questa vostra inclinazione alla foto-inchiesta).
Per le varie considerazioni su segnaletica e linguaggio iconico, non mi ripeterò e vi mando qui e qui.

Però non riesco a resistere alla tentazione di interpretare questo segnale. Non ce la faccio proprio a tenermi. Intanto analizziamo il contesto, perché il contesto è importante. Siamo in strada e sul marciapiede ci sono dei lavori: il percorso è interrotto da una transenna.
Adesso mi tocca spezzare una lancia in favore della segnaletica italiana, che quando ci sono dei lavori sul un lato della strada e ti invitano a camminare dalla parte opposta, mettono il cartello generico del pedone accompagnato da una freccia. Il pedone, significa TUTTI i pedoni: uomini, donne, bambini. Ma forse in Germania non è così. O forse in questo caso avevano finito il cartello giusto.
Fatto sta che qui mi si vuole dire una cosa. Provo a interpretare.
Versione letterale:
"Le mamme con i bambini devono camminare sul lato opposto, gli uomini sono invitati a scavalcare la transenna e magari fermarsi a dare una mano".
Versione ancora più letterale:
"Solo le mamme con i bambini possono camminare sul lato opposto. Le donne senza figli e gli uomini sono invitati a scavalcare la transenna".
Versione apocalittica:
"La popolazione maschile a Monaco è stata completamente sterminata, per cui il resto della popolazione, composta da madri con figli, deve camminare sul lato opposto".
Versione ancora più apocalittica:
"Assieme alla popolazione maschile, anche quella delle donne senza figli è stata sterminata. Le poche fortunate rimaste possono camminare dall'altro lato della strada".
Versione apocalittica soft:
"La popolazione maschile di Monaco è interamente impiegata nei lavori stradali, per cui il resto della popolazione, composta da madri con figli, deve camminare sul lato opposto".
Versione apocalittica soft delle pari opportunità:
"Oltre agli uomini, anche le donne senza figli sono impegnate nei lavori stradali, quindi il resto della popolazione, composta da donne con bambini, è invitata a camminare sul lato opposto della strada".
In ogni caso, qualunque sia l'interpretazione, io se fossi un uomo mi preoccuperei.


8 commenti:

  1. voi donne con bimbi andate dall'altra parte, che non vogliamo rischiare.gli uomini possono passare, tanto, anche se si fanno male...

    RispondiElimina
  2. Io dico solo una cosa: possiamo togliere questo riferimento iconico della gonna a campana e inserire un'elegante tailleurino?

    RispondiElimina
  3. fantastico!!l'ultima versione apocalittica p splendida!!

    RispondiElimina
  4. ma anche una donna con figli ma senza gonna, allora, deve scavalcare.
    e una donna che indossi una gonna e si trascini appresso più di un figlio pure, scavalcare.
    ollllè.

    RispondiElimina
  5. oh, mi sembra di notare che anche la minuatura abbia la gonna. quindi solo donne (che indossano la gonna) con figlie femmine (che indossano la gonna).
    e il trans che porta la gonna, dove lo mettiamo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ahahaha, sì, secondo me CHIUNQUE porti una gonna è salvo. Maschio o femmina che sia. Chi porta i pantaloni scavalca.

      Elimina
  6. ahahahah giusta l'ultima, infatti, avete notato quanto è più difficile scavalcare una transenna se indossate una gonna invece che i pantaloni? E' che pensate male, nessuna discriminazione di genere, soltanto un consiglio contingente, relativo alla mise che avete indossato quella mattina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi c'è un'altra versione: Le persone - uomini, donne, bambini - che indossano una gonna devono attraversare la strada. Tutti quelli con i pantaloni possono scavalcare la transenna.
      Alla fine mi sembra abbastanza paritaria questa indicazione, sì.

      Elimina